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OCCHIO AL SALE NASCOSTO!

OCCHIO AL SALE NASCOSTO!

Si è svolta anche quest’anno, dall’8 al 14 marzo, la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), associazione costituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale e sostenuta attivamente dalla Società Italiana di Nutrizione Clinica (SINU).

 

A causa della pandemia da COVID-19 è aumentato il tempo trascorso a casa e, di conseguenza, il ricorso alla cucina casalinga; WASH ha dedicato quindi la settimana mondiale 2021 al tema More flavour, less salt (“Più sapore, meno sale”) per sensibilizzare la popolazione a utilizzare meno sale in cucina e a tavola.

WASH ricorda che ci sono tanti modi per insaporire il cibo senza aggiungere il sale ai pasti cucinati a casa e sottolinea l’importanza di ridurre l’uso di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, etc.), stimolando una scelta consapevole di alimenti poveri di sale attraverso la lettura delle etichette nutrizionali.

L’eccessivo consumo di sale è da tempo sotto osservazione da parte dell’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) perchè è fra le cause dell’insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare, quali l’infarto del miocardio e l’ictus, correlate all’ipertensione arteriosa.

 

Tuttavia, l’obiettivo posto dall’OMS, ossia di un consumo individuale di sale non superiore a 5 grammi al giorno (corrispondenti a 2 grammi di sodio) è ancora lontano. Stando alle statistiche, in Italia, il consumo medio giornaliero è di poco inferiore a 10 grammi di cui il 75% proviene dai prodotti acquistati nei negozi (pane, prodotti da forno, prodotti caseari e salumi).

Queste quantità sono di gran lunga superiori alle indicazioni stabilite dai nuovi Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN). Inoltre, alcuni tra questi alimenti, tradizionalmente poveri di sale, vengono trattati e trasformati tecnologicamente, acquisendone in maggiore quantità.

Ecco perchè è importante leggere le etichette e preferire prodotti che contengano una quantità di sale inferiore a 0,3 grammi per 100 g.

Dimezzare l’assunzione di sale da 10 a 5 grammi al giorno riduce del 23% il rischio di ictus e del 17% il rischio di malattie cardiache.

 

Per moderare l’uso di sale a casa e fuori casa è bene ricordare queste semplici regole:

 Quando fai la spesa, acquista alimenti poco salati: controlla sempre le etichette, anche delle acque minerali.

 Quando sono disponibili, scegli prodotti con l’indicazione “a basso contenuto di sale” (ad esempio pane ed altri derivati dei cereali senza aggiunta di sale)

 Riscopri il piacere di una buona cucina e riduci il consumo di piatti industriali, sughi già pronti o cibi in scatola

 Limita l’uso di condimenti contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.)  Aggiungi meno sale alle ricette: pasta e riso possono essere cotti in acqua poco salata; bistecche, pesce, pollo, verdure o patate (anche fritte) possono essere preparati e cucinati con meno sale o addirittura senza

 Insaporisci i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o usando limone e aceto

 A tavola, metti solo olio e aceto: sarà più facile non aggiungere sale ai piatti già cucinati!

 Non aggiungere sale nelle pappe dei tuoi bambini almeno per tutto il primo anno di vita ed abituali ad apprezzare cibi poco salati

 Latte e yogurt sono una buona fonte di calcio con pochissimo sale. Preferisci i formaggi freschi a quelli stagionati

 Scegli sempre sale iodato